«Educazione è ciò che rimane quando ciò che si è imparato è stato dimenticato» Burrhus Frederic Skinner

Chi sono e cosa faccio è scritto in una formula di quattro parole: «Da casa a casa». Questo non è solo lo slogan figlio del marketing che campeggia nella homepage del mio sito Internet. È la cifra della mia missione educativa. È la posta in gioco del mio lavoro: far sentire i bambini come a casa, mentre mamma e papà sono impegnati. Che poi è la sintesi di che cosa sia un nido famiglia, di ciò che lo distingue da un asilo nido tout court.

Dal settembre 2015, per me, «Da casa a casa» è vita, lavoro, passione, competenza. In una parola: vocazione. È quella dose di vivacità che trasforma la mia casa-nido famiglia, nella Brianza lecchese, in una sorta di palcoscenico: quattro locali dove ogni giorno si recita una favola. In diretta e autentica. Non un reality televisivo. Perchéin un nido famiglia la fantasia scaccia sempre la finzione. Perché i bambini non sanno recitare. Sono spontanei: si ride e si piange per davvero. Si gioca e ci si diverte, si mangia e si dorme. E quando si cade, ci si rialza. In un nido famiglia si cresce in un girotondo di emozioni e sentimenti che vanno al di là delle cure e dell’assistenza.

Quando da bambina mi chiedevano che cosa avessi voluto fare da grande, rispondevo: o il medico dei bambini o la maestra. E tutti sorridevano, non tanto perché non usassi la parola pediatra, quanto più perché, ascoltando le mie aspirazioni, erano tutti meravigliati di come avessi già le idee chiare, di come il mio futuro sembrasse già scritto.

Crescendo però allo stetoscopio e ai libri di anatomia e patologia umana, ho preferito dedicarmi all’educazione. È stata una lunga marcia, sforzandomi di unire scienza e arte, ritmo lento e vita sana in un mondo che corre, formazione continua (grazie anche al network Nidi Famiglia Associati) ed economia domestica. Non ero né predestinata néesperta, ho solo imparato a sposare teoria e pratica, a calare l’universale nel particolare, continuando a cullare la certezza che i bambini colorino le giornate di chiunque stia accanto a loro.

Così finiti gli studi, ho fatto una scelta di vita: non solo lavorare per i bambini ma affidare loro le chiavi della mia casa. Aprendo un nido famiglia non per i bambini, ma dei bambini, affinché possano apprendere l’arte di vivere un passo dopo l’altro. Una gioia da condividere ogni giorno in questa mia speciale famiglia extra-large. Ripetendo ogni mattina a mamme e papà che un nido famiglia è come da casa a casa.