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L’inserimento del bambino

L’inserimento è quel periodo di tempo variabile necessario all’ambientamento da un mondo conosciuto a qualcosa che ci è ignoto. È quindi un momento di passaggio che porta a diventare parte di nuova realtà.

La domanda fondamentale da farsi per gestire in modo professionale questa fase è: chi viene inserito?

Il bambino “nuovo”? Beh, sì, ma non solo. L’inserimento infatti è necessario anche alla sua mamma e alla sua famiglia, ma anche alla Tagesmutter. Inoltre non dobbiamo dimenticarci neppure degli altri bambini già presenti e del gruppo (che è un’entità diversa dai singoli componenti). Tutto il sistema si trasforma con un nuovo inserimento e ogni attore del sistema non è più come prima. Questo vale in ogni relazione, che è sempre una co-costruzione.

Se gestita correttamente la fase di inserimento in un nido famiglia è solitamente abbastanza semplice. L’ambiente infatti rimanda a qualcosa di già noto al bambino (la casa) e il contesto è, nel complesso, tranquillo e meno dispersivo rispetto a quello di una grande struttura. Tuttavia, ogni inserimento ha bisogno del suo tempo e sarà il risultato di una “storia” diversa e nuova.

È importante che sia la mamma ad accompagnare il figlio durante l’inserimento, e che sia solo lei a farlo durante tutta questa fase. A volte potrebbe non essere possibile e si valuteranno soluzioni alternative.

Prima di tutto sarà importante predisporre un calendario di inserimento indicativo, cosicché la mamma e la Tagesmutter si possano organizzare. Tuttavia, una volta iniziato il processo di inserimento, sarà bene valutare giorno per giorno l’opportunità di “aggiustare” questo calendario. Si partirà da un primo giorno in cui il bambino rimarrà nel nido famiglia per breve tempo insieme alla mamma e alla Tagesmutter. Dal giorno successivo la mamma potrà iniziare ad allontanarsi, inizialmente per un periodo di tempo ridotto, anche solo mezz’ora, che si allungherà gradualmente nei giorni successivi.

È fondamentale, dicevo, rispettare i tempi, accogliere preoccupazioni, far vedere cosa succede all’interno del nido famiglia. La mamma osserverà la Tagesmutter e gli altri bambini: se sono contenti, sereni; come fa la Tagesmutter se un bimbo piange; come fa da sola a dar loro da mangiare, ecc. Come dicevamo il tempo di permanenza del nuovo bambino all’inizio è breve, questo ci permetterà di offrirgli un’attenzione particolare. Ma terminato l’incontro con il nuovo bambino dovremo tornare ad occuparci del gruppo, che chiederà attenzioni e rassicurazioni. È importante accogliere la fatica di tutti i piccoli di aprirsi al cambiamento, accompagnandoli in questo necessario adattamento.

Il periodo di inserimento è un periodo di conoscenza. La mamma racconterà le sue modalità, per esempio di addormentamento, e genericamente le abitudini del bambino. La Tagesmutter ascolta, accoglie e media con le regole e le modalità della casa, tenuto conto del fatto che esiste una comunità che va salvaguardata.

In questo periodo si gettano le basi per la costruzione del rapporto di fiducia tra Tagesmutter e mamma. Fattori chiave sono la qualità di presenza della Tagesmutter, la sua capacità di essere accogliente ma ferma, chiara e congruente, materna e professionale, capace di comprendere, contenere ed essere punto di riferimento autorevole.

La fiducia non si può pretendere, si guadagna “sul campo” e va mantenuta giorno dopo giorno.

Dietro la capacità di costruire un rapporto di fiducia c’è tutto l’impegno della Tagesmutter, che ogni giorno, con umiltà, si mette in gioco offrendo la sua presenza consapevole al bambino e alla mamma. Le nostre Tagesmutter sono tutte impegnate in un percorso di crescita personale e formazione continua, al fine di poter costruire con le famiglie un’alleanza educativa e contribuire al benessere dei bambini loro affidati.