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Tempo di inserimento: piccoli suggerimenti

L’inserimento o  ambientamento al nido rappresenta un momento molto delicato nella vita dell’intera famiglia.  Per il bambino coincide spesso con la prima separazione dai genitori ed al tempo stesso con l’incontro con un ambiente nuovo, fatto di persone, spazi, oggetti ed odori sconosciuti.

I genitori, spesso la mamma, dal canto loro vivono sentimenti contrastanti, misti di curiosità ed ansia. Convive il di desiderio di riprendere in mano il proprio lavoro (ed in un certo senso ritornare alla “propria” vita) e di senso di colpa per delegare a sconosciuti la cura del/la proprio/a figlio/a. Tutto è legittimo! Ogni genitore ha il diritto di ascoltare ciò che sente, di confrontarsi con persone di fiducia che sappiano semplicemente ascoltare le proprie emozioni.

Sarà compito fondamentale della Tagesmutter rendere questo particolare passaggio il più dolce e sereno possibile, mettendosi in ascolto dell’intera famiglia e trasmettendo tranquillità e fiducia.

In generale, credo fortemente che più i genitori riusciranno a trasmettere serenità al bambino, più egli riuscirà a lasciarsi andare a questa nuova esperienza con positività.

Per un ambientamento sereno  possiamo  segnalare alcuni piccoli accorgimenti, che aiutano il bambino ad interpretare la realtà ed a comprendere meglio ciò che accade. Se proviamo a metterci dalla parte dei bambini, a guardare con i loro occhi, forse ci risulterà più facile cogliere il senso di questi suggerimenti.

 

I bambini sono competenti e capiscono. Hanno bisogno di sapere e di avere delle spiegazioni: parliamo loro, anche se piccolissimi, spieghiamogli cosa succederà/cosa sta succedendo, che la mamma/il papà vanno al lavoro per necessità ma poi tornano a prenderli e li riportano a casa per stare nuovamente tutti insieme.

I bambini hanno bisogno di sapere che la mamma ed il papà si allontanano e li lasciano alla Tagesmutter. Hanno bisogno di chiarezza e di essere considerati persone alla pari: non scappiamo mai di nascosto ma salutiamoli sempre, se si riesce con il sorriso, prima di allontanarci da loro. È giusto che una mamma fatichi a gestire le sue emozioni del distacco: le lacrime sono indice di amore e di connessione emotiva, non dobbiamo vergognarcene! É meglio provare a spendere una parola in più al proprio bimbo per rassicurarlo sui propri sentimenti, che far finta di niente… lo aiuteremo ad imparare a sua volta ad esprimere le proprie emozioni.

I bambini hanno bisogno di sapere e quindi di sentirsi dire che la mamma ed il papà sono sereni nel lasciarli al nido famiglia, anche se comunque dispiaciuti  di non poter restare ancora con loro. Il bambino che piange (non sempre però avviene, e va bene anche così!) esprime il suo dispiacere e la sua frustrazione, è la sua modalità per comunicare un senso di disagio e disappunto. Non va sottovalutato  o negato, al contrario il bambino piangendo richiama l’adulto per trovare conforto e accoglienza.  Compito del genitore, in questi casi, è rassicurare e confortare il piccolo, esprimere il proprio dispiacere ma anche la fiducia nella Tagesmutter che lo accudirà. E’ bene anche non trattenersi a lungo, ma dopo l’ultimo abbraccio affettuoso, rimanere fermi nel saluto ed andare, confidando nelle capacità della Tagesmutter.

Valentina Noce – Nido famiglia Il Sogno di una Noce