Un libro…un dono d’amore
Libro legger con i bimbi
Uno dei doni più preziosi che possiamo fare ai nostri bambini è quello di trasmettere loro la passione per i libri e per la lettura.
Perché un libro è qualcosa di magico… ci invita ad un cammino in cui possiamo emozionarci più e più volte e far vibrare le corde del nostro sentire.
Un libro ci coccola e ci dona l’esperienza di un viaggio.
Sfama la curiosità della conoscenza, svela nuovi orizzonti, dà la possibilità di approfondire ed arricchirsi, di scendere in profondità.
Un libro ci aiuta a formulare e districare i nostri pensieri. Ci insegna a nominare il mondo, a coglierne il senso e calarlo nel nostro modo di divenire.
Apre la mente, forgia le lenti dei nostri occhi, ci prepara al cammino.
Un libro è storia, parla degli altri ma parla a noi, di noi.
Tutto ciò è vero per noi adulti, e lo è anche per un bambino, ed anche per un bambino piccolo.
Dedicarsi momenti di attenzione immersi nelle pagine di un libro o saltellare tra le rime di una filastrocca apre a tante e nuove possibilità, a livello sensoriale, cognitivo, psicologico e relazionale. In questo articolo approfondiremo proprio l’aspetto relazionale, quello che ritengo più “caldo” e vivo.
Leggere ad un bambino vuol dire prima di tutto fargli sentire la nostra voce, strumento potente in quanto tranquillizza, rassicura, è dimostrazione di vicinanza e affetto costante.
La lettura condivisa è un invito a creare un momento di intimità tra mamma e figlio/a, (parliamo di mamma, ma è naturale che sia lo stesso per il papà o per le altre persone significative che si prendono cura del piccolo!). E’ una dolce abitudine che può avere inizio in gravidanza e continuare ad arricchirsi nel tempo, depositaria di una routine dalle radici profonde e solide.
Il libro, così, diventa un dono d’amore. E’ una coccola quotidiana che fa stare bene e dona sicurezza e tranquillità. Ritrovarsi insieme, con un libro in mano, potrà riportare alla pace ed alla serenità, consentendo di ricongiungere le proprie anime ad un livello superiore. Può essere un momento di cura reciproca, per grandi e piccini, un momento magico e confortante nella frenesia della nostra quotidianità.
Significa, per la mamma (il papà o i nonni..), essere voce che guida. Una voce che si modula per riprodurre suoni e far riecheggiare emozioni, mettendosi in gioco e ricontattando il proprio bambino interiore. Per il bimbo/a significa lasciarsi guidare nella scoperta, affidarsi alla narrazione, apprendere dei modi. Vuol dire vivere la libertà di toccare con un ditino, aumentare o rallentare il ritmo della storia, seguire la propria curiosità e piegare chi legge ai propri desideri. Noi adulti abbiamo il compito di rispettare i tempi ed i modi dei nostri cuccioli, soprattutto là dove si può ed è giusto che sia così. E durante una lettura a tu per tu, questo è non solo concesso, ma anche auspicato… perché leggere ad alta voce è relazione, è costruire insieme la propria storia a partire dagli intrecci racchiusi nelle pagine del libro.
Ecco, quindi, il perché di questa rubrica sui libri. Perché possa essere un piccolo punto di riferimento per i piccoli ed i grandi lettori, per provare a districarsi tra le molteplici proposte letterarie in commercio, scegliendo quelle che più sono affini alle nostre storie personali.
La rubrica avrà l’attenzione di fornire strumenti per poter cogliere il valore dei libri che incontriamo sul mercato e per poter attivare al meglio le nostre potenzialità di lettori. Proporrà spunti di riflessione per mamma e papà, ed in generale per chi si occupa dei piccoli, a partire da alcuni testi ritenuti semplicemente belli, validi strumenti per aiutarci a crescere in quanto educatori dei piccoli. Presenterà altresì alcuni albi illustrati per incantare piccoli e grandi lettori e per appassionarci sempre al mondo della letteratura per l’infanzia.
Valentina Noce, nido famiglia Il Sogno di una Noce.